I progetti di ricerca di successo sono un’importante opportunità di finanziamento per investimenti che diversamente non sarebbero possibili. La Provincia Autonoma di Trento rende disponibili diverse modalità per accedere ai finanziamenti anche per le NewCo.

L’iter di finanziamento di un progetto secondo la procedura valutativa, non è molto semplice e richiede la produzione di molta documentazione di varia natura. La procedura valutativa è però quella che consente di accedere a finanziamenti di una certa entità.

Per questo potrebbe essere utile rivolgersi ad esperti che conoscano i regolamenti e che sappiano affrontare la complessità della documentazione richiesta.

Inoltre regolamenti e leggi di riferimento vengono modificati con, talvolta anche in modo significativo, con una certa frequenza e quindi anche durante lo svolgimento del progetto che potrebbe durare diversi anni. È pertanto importante tenersi sempre aggiornati su opportunità e vincoli previsti dalla normativa vigente.

L’Idea

Perché i progetti di ricerca siano di successo è innanzitutto necessario avere un’idea solida e originale; un’idea su cui si rende necessario “investigare” mediante un progetto di ricerca i cui risultati possano costituire una seria opportunità di competitività per l’azienda.

Ogni azienda ed ogni imprenditore concepiscono con buona frequenza idee innovative, idee che probabilmente potrebbero avere successo sul mercato. Spesso però tali idee sono inibite dal loro costo realizzativo e dall’incertezza di un buon funzionamento.

I progetti di ricerca finanziati sono un’importante opportunità per accrescere la propria competitività mediante un sostegno economico / finanziario irrinunciabile come quello offerto dai contributi pubblici.

Ricadute e competitività

La condizione primaria per poter accedere al finanziamento è legata alle ricadute sul territorio e occupazionali del progetto. L’accrescimento della competitività dell’azienda è già di per sé un elemento importante in tal senso. Un’azienda maggiormente competitiva è in grado di aumentare il proprio livello occupazionale e di condividere benessere con il territorio in cui opera.

Ma anche i risultati stessi della ricerca devono dimostrare la loro efficacia per la crescita complessiva delle conoscenze e della condivisione scientifica sul territorio.

Quest’ultimo aspetto non è ne banale ne scontato ma nemmeno impossibile e non deve scoraggiare. Se si analizza in modo approfondito il possibile effetto dei risultati della ricerca sul territorio si scopriranno aspetti probabilmente non considerati in prima istanza.

L’idea stessa sorge da esigenze di competitività e di effetti positivi, in prima istanza, per l’azienda e quindi anche per il territorio.

La procedura

Per accedere al finanziamento deve essere attivata una procedura piuttosto lunga e complessa che spesso richiede l’intervento di un esperto.

Le macro fasi della procedura sono sostanzialmente tre: istruttoria iniziale, svolgimento del progetto e monitoraggi, rendicontazione finale.

Istruttoria iniziale

In questa fase devono essere scaricati dal sito provinciale e compilati tutti i moduli e i documenti richiesti. A tal fine è di fondamentale importanza fare riferimento al sito del Servizio Provinciale preposto che risponde all’indirizzo www.apiae.provincia.tn.it

Tra questi ci sono:

  • il Regolamento, che è di fondamentale importanza per procedere in modo corretto e per comprendere tutte le implicazioni. Questo documento è importante leggerlo preventivamente e comprenderlo a fondo. Per ogni dubbio è possibile contattare il Servizio che generalmente risponde in tempi molto brevi ed in modo esaustivo;
  • la Relazione Tecnica che è certamente il documento più oneroso da predisporre e che richiede diverse tipologie di conoscenza: tecnica, amministrativa, progettuale.

Tra le informazioni da trasmettere è possibile anche inoltrare la richiesta di anticipo del contributo che sarà concesso, in rata unica del 50% o in più rate. Tale opportunità è molto importante perché riduce gli impatti finanziari del progetto sull’azienda. Va però tenuto presente che:

  • l’anticipo viene concesso solamente previa il ricorso ad una fideiussione bancaria che rappresenta un vincolo e un costo aggiuntivi che non potranno essere esposti tra i dati del progetto;
  • la contabilizzazione del contributo e dei relativi incassi ricevuti in forma di anticipo, va studiata attentamente con il proprio commercialista per una corretta gestione delle imposte;
  • lo svincolo della fideiussione sarà reso possibile solo a rendicontazione conclusa e saldo del contributo erogato. Si devono quindi valutare con attenzione tutti i costi, considerando pertanto anche quelli legati alla fase conclusiva del progetto, la rendicontazione finale.

Tutti i costi di istruttoria, compresi quelli di eventuali consulenti necessari alla compilazione di parte o di tutta la documentazione richiesta, sono a carico dell’azienda. Non potranno rientrare tra quelli oggetto di contributo.

Svolgimento del progetto e monitoraggi

Inviata la domanda è possibile iniziare lo svolgimento del progetto ed effettuare le prime spese. La certezza dell’accoglimento del progetto e della relativa concessione del contributo si avrà dopo alcuni mesi: il Servizio dovrà infatti effettuare un’analisi amministrativa della documentazione.

La documentazione sarà quindi inoltrata ad un comitato tecnico che valuterà l’ammissibilità del progetto, da un punto di vista tecnico, la sua sostenibilità e la congruità delle spese preventivate. Il Comitato incontrerà l’azienda per discutere preventivamente obiettivi e modalità realizzative del progetto.

A fronte sia della verifica amministrativa che di quella tecnica potrà essere richiesta documentazione aggiuntiva.

Qualora il progetto venga accolto e il contributo concesso, al provvedimento di concessione potranno essere allegate alcune note del comitato tecnico e richiesti alcuni momenti di monitoraggio.

Il monitoraggio del progetto è in realtà anche un’opportunità per l’azienda. Anche se implica la produzione di ulteriore documentazione, costringe l’azienda a tenere sotto controllo in modo rigoroso alcuni parametri del progetto.

L’ulteriore documentazione richiesta durante il progetto per il suo monitoraggio riguarda lo stato di avanzamento dei lavori rispetto ai costi, all’impiego delle risorse umane, ai risultati ottenuti sino a quel momento.

Spesso accade che un progetto si allunghi per via di imprevisti o per la sottostima di alcuni elementi in fase di istruttoria. In tal caso è possibile richiedere delle proroghe adeguatamente motivate e documentate.

La concessione delle proroghe comporta la possibilità di estendere il periodo di effettuazione delle spese ma non consente di aumentare i costi inizialmente previsti. Pertanto il prolungamento della durata del progetto implicherà una ridistribuzione dei costi inizialmente previsti e la nascita di nuovi costi non ammissibili ai fini del contributo.

Rendicontazione finale

Una volta concluso il progetto e comunicata ufficialmente la data della conclusione, è possibile attivare la fase di rendicontazione che però deve essere conclusa entro un anno dalla data dichiarata di fine progetto.

La rendicontazione è un processo piuttosto lungo e complesso perché comprende:

  • la compilazione di vari documenti, tecnici e amministrativi;
  • la valutazione precisa di tutti i costi sostenuti e la loro corretta catalogazione per tipologia di costo e di attività in cui il costo si è generato;
  • la raccolta di tutti i documenti fiscali attestanti i costi (fatture, bollette, dichiarazioni unificate, etc) e l’avvenuto pagamento (quietanze) nell’arco temporale riconosciuto per il progetto (dalla data ufficiale di inizio a quella di fine). Dai costi andranno scorporati imposte, interessi, compensazioni;
  • la produzione del libro cespiti per i beni strumentali acquistati e/o utilizzati per il progetto ma limitatamente alle quote di ammortamento relative al periodo di progetto.

Inviata tutta la documentazione e tutte le autocertificazioni, il Servizio avvierà l’istruttoria di verifica amministrativa della rendicontazione. I risultati della ricerca, illustrati dalla documentazione tecnica prodotta, saranno trasmessi al comitato tecnico.

Il comitato, vagliata tutta la documentazione e verificatane la congruità e l’ammissibilità rispetto agli obiettivi iniziali, avrà nuovamente un incontro con l’azienda per discutere i risultati dichiarati.

Qualora tutte le verifiche diano esito positivo sarà valutato il saldo del contributo che potrà essere al massimo pari a quanto inizialmente previsto o ridotto in ragione di quanto effettivamente realizzato, speso e ammesso.

“Costo opportunità”

Il Costo Opportunità è un costo figurativo riconosciuto alle piccole imprese, inferiori ai 10 dipendenti, in ragione del lavoro svolto dal titolare e dai soci nel progetto.

Si applica in modo forfettario per ogni anno di progetto e, come per tutti gli altri costi, se riconosciuto valido, concorre al totale dei costi oggetto del contributo.

Questa è uno tra i più importanti elementi da considerare per la ricerca: il riconoscimento di un ruolo attivo dei titolari nella ricerca. Tale ruolo costituisce un onere da sostenere per realtà di piccole dimensioni. Il Costo Opportunità riflette in modo molto appropriato le reali esigenze di questa tipologia di imprese.

Entità del contributo

Esiste un’ampia casistica che comporta una diversa valutazione della percentuale dell’entità del contributo. Sono rilevanti le dimensioni dell’azienda, la tipologia di attività di ricerca previste, il grado di divulgazione dei risultati effettuato, il grado di collaborazione con enti pubblici di ricerca o altre aziende.

Per una corretta valutazione dell’entità del contributo si deve necessariamente valutare il singolo caso in ragione di quanto previsto e illustrato nel regolamento in vigore.

Si può però certamente affermare che nel caso di piccole aziende con meno di 10 dipendenti, come descritto in precedenza, il “Costo Opportunità” sia davvero una chiave di lettura davvero importante per comprendere l’entità del supporto che la Provincia Autonoma di Trento intende offrire alle aziende residenti nel territorio e che pensano a progetti di ricerca di successo.